" Basketball never stops "
Questo blog è il luogo perfetto per i veri appassionati di basket. Se, come me, amate questo sport, soffermatevi e ditemi cosa ne pensate, ve ne sarò molto grato.

mercoledì 2 luglio 2014

I soldi fanno la felicità

Premetto che non sono né un tifoso di Milano, né un tifoso di Siena, ma il detto " i soldi non fanno la felicità " ahimè non è riconducibile al basket.
Stiamo avendo in questi giorni due esempi che meglio incarnano la falsità di questo detto.
Da una parte l'Emporio Armani e dall'altra la Montepaschi Siena.
Due realtà completamente diverse, il paradiso e l'inferno, la vita e la morte.
Sì perché se Milano è riuscita a riprendersi, a vincere finalmente lo scudetto dopo 18 anni di astinenza, la povera Siena sta affondando giorno dopo giorno, sgretolandosi piano piano sotto i colpi della giustizia italiana.
Milano è tornata a spendere, fornendo a coach Banchi un roster tale da poter distruggere qualsiasi squadra, almeno in Italia. La riconferma di Gentile, l'acquisto dei vari ex Siena Hackett, Kangur, Moss, l'acquisto di Cerella, Samardo Samuels, Gani Lawal, Cj Wallace e Curtis Jerrels. Diciamo che più che arricchire un roster, il signor Armani è partito da zero e ha creato questa squadra di fenomeni.
Eliminata ai playoff di Eurolega dagli israeliani del Maccabi Tel Aviv, è stata una stagione discreta per quanto riguarda questa squadra, che è finalmente riuscita a mostrare una certa continuità almeno in campionato.
Dall'altra parte Siena.... Ah, Siena. La povera, vecchia Siena.
Ciclo vincente dal 2007 al 2013, entra nella storia per la sua compattezza e solidità, una squadra senza reali avversari, una squadra schiacciasassi.
Siena è costretta a cedere i suoi giocatori più rappresentativi ( quelli che vi ho elencato prima ) alla nemica Milano, ma d'altronde non ha possibilità: pur cedendo metà roster, la Mensana comincia la stagione con grossi problemi finanziari che derivano dal loro principale sponsor, la Montepaschi.
Il morale è a terra, come puoi giocare al massimo delle tue possibilità quando alla fine dell'anno la tua squadra non sarà più la stessa? Quando, comunque vada, la tua società retrocederà?
Ma i giocatori di Siena sono guerrieri e l'anno dimostrato in tutti questi anni d'oro.
Nessuno avrebbe dato loro una possibilità di arrivare in finale, eppure loro ci sono arrivati. Non certo col talento, ma col cuore, la grinta, la passione, la cattiveria agonistica di chi non vuol mollare, mai!
Il sogno però si è concluso nel peggiore dei modi, con Siena che ha abdicato a favore di Milano dopo aver assaporato la vittoria.
Lacrime, lacrime amare quelle dei tifosi, dei giocatori, dell'allenatore. Lacrime di chi ha dato tutto, ma non ce l'ha fatta.
Il consiglio d'Amministrazione non approva il bilancio e Siena viene messa in liquidazione. Si ha la risoluzione consensuale col contratto dell'ex GM Ferdinando Minucci.
Un incubo.
E' la fine di un ciclo meraviglioso, quello di Siena, e probabilmente l'inizio di uno nuovo, quello di Milano.
Due realtà completamente diverse, ma entrambe vincenti, dove l'unica differenza la fa, ahimè, il denaro.

                                                                                                               Gioele De Luca                                                          



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