" Basketball never stops "
Questo blog è il luogo perfetto per i veri appassionati di basket. Se, come me, amate questo sport, soffermatevi e ditemi cosa ne pensate, ve ne sarò molto grato.

domenica 13 luglio 2014

La partita del sabato pomeriggio

Ogni sabato è sempre la stessa storia, si perde del gran tempo a pensare a cosa fare nel pomeriggio e poi la risposta è sempre la stessa.
Perchè ormai la partita di basket del sabato è sacra, INTOCCABILE.
Questa settimana sono stato invitato da un mio amico in un campetto nuovo... O meglio, ci passavo spesso davanti in macchina, ma non ho mai avuto tempo di fermarmi.
Asfalto nuovo, canestri nuovo, retine perfette, è forse il paradiso?
Quando vado a giocare in un posto nuovo con gente sconosciuta, non mi piace rispondere " Si! " alla domanda " sei bravo a giocare a basket? ". Troppe aspettative, troppi problemi. Dammi la palla in mano e ti faccio vedere cosa so fare, dovrai essere tu poi a dirmi se sono bravo o meno.
Resto sempre piuttosto in ombra all'inizio, preferisco iniziare come il "nessuno" della situazione e dimostrare che qualcosa so fare durante la partita.
C'erano mille gradi, ma la voglia di cominciare era tanta. Pronti via, si comincia.
Mi piace molto il fatto che all'inizio la difesa sia praticamente inesistente, ma dopo due o tre canestri ecco che si comincia a far sul serio. C'è il solito gradasso che comincia forte e, dopo aver messo i primi due tiri, comincia a fare tiri impossibili per farsi notare, bruciato già in partenza. C'è il timido che, zitto zitto, tocca sei palloni e fa sei canestri. C'è quello veramente bravo che segna, prende rimbalzi, fa assist e soprattutto non si auto-incensa. C'è l'amico del fratello del cugino del cognato che è stato invitato per far numero e nella vita gioca a tennis.
Poi ci sono io: non mi piace molto parlare di me, mi sembra troppo narcisista. Sono un tipo a cui piace molto far girar palla velocemente, uno di quelli che tira quando deve tirare e la passa quando la deve passare. Non sono forte, ma cerco di fare del mio meglio.
Viste la difese semi-inesistenti, in ogni azione c'era un canestro.
Di questo gioco mi piace molto l'intesa che si viene a formare tra i vari componenti di una squadra: come vi ho detto prima, non conoscevo nessuno tranne questo mio amico ( che tra l'altro giocava nella squadra avversaria ) eppure in campo era come se ci conoscessimo a memoria. Sapevamo leggere i tagli, sapevamo le posizioni che avrebbe dovuto occupare ognuno di noi, sapevamo ogni cosa. Un occhiolino, un cenno d'intesa, così si fa amicizia nel basket.
Partita finita, bottiglie d'acqua che passano da una bocca all'altra. Stanchi, ma felici. Ognuno ha dimostrato di saper far qualcosa, ognuno è orgoglioso di sè.
Il sabato non dovrebbe finire mai, è una sorta di giorno sacro.
La conclusione la conoscono tutti, l'appuntamento è scritto: " ci vediamo settimana prossima, fratello ".

 
                                                                                                     Gioele De Luca

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