" Basketball never stops "
Questo blog è il luogo perfetto per i veri appassionati di basket. Se, come me, amate questo sport, soffermatevi e ditemi cosa ne pensate, ve ne sarò molto grato.

martedì 1 luglio 2014

Kawhi Leonard, il nuovo astro nascente

E' proprio vero, nel basket, come nella vita, il duro lavoro e la fatica ripagano sempre.
L'esempio più recente è quello di Kawhi Leonard, ragazzo di 201 cm, che con la sua grinta e voglia di vincere ha portato i suoi San Antonio Spurs sul tetto del mondo.
Nasce a Riverside il 29 giugno 1991 e comincia a giocare nella squadra della sua città natale. Il ragazzo è sì forte e ha buone prospettive per il futuro, ma nessuno lo considera veramente un campione.
Si proclama eleggibile al draft del 2011 e viene scelto con la numero 15 dai Pacers. Ma Indiana non ci sta, non si fida nemmeno un momento di Kawhi e lo spedisce direttamente a San Antonio, dove un certo Gregg Popovich è pronto ad abbracciarlo nella sua squadra fin da subito.
Gli Spurs sono sempre stati una squadra di poche parole ma tanto lavoro, poco appariscenti, poco "cool", una squadra dove si respira basket dalla mattina alla sera. Con alla guida un maestro del gioco come Gregg e un leader silenzioso come Duncan, questa poteva essere l'ambiente ideale per crescere.
Kawhi viene preso sotto braccio da Parker, Duncan e Ginobili e col duro lavoro comincia piano piano a costruirsi un'identità, comincia a crescere all'ombra dei big three.
Indiana comincia a pentirsi fin da subito probabilmente, col ragazzo che è un leone in difesa e un pò meno preparato in attacco, ma dopotutto è giovane, può ancora migliorare.
E' il 2012 e Leonard continua a progredire, comincia a crearsi la sua figura all'interno della squadra. Anche Popovich rimane stupefatto da questo giocatore, un ragazzo così giovane e umile che ascolta i consigli e li mette in pratica. Un ragazzo d'oro.
Ma Kawhi non si ferma qua, si presenta alla nuova stagione come uno delle nuove rivelazioni: è così fin da subito. Non solo difesa, impara anche ad attaccare, impara a tirare da tre punti, impara a fare giocate spettacolari in contropiede, impara a schiacciare prepotentemente con la sua mano sinistra.
Il mancino da Riverside diventa una delle stelle più luminose dell'intero panorama NBA, passando dai 7 punti di media del primo anno ai 13 del 2013, incrementando anche assist, rimbalzi, stoppate e palle rubate.
Ma la vera ciliegina sulla torta è la finale di Playoff con Miami. 5 partite giocate con un'intensità tale da permettergli di vincere il premio di MVP delle finali, una difesa stratosferica nei confronti di LeBron James, non proprio uno qualunque.
Kawhi Leonard è diventato un giocatore conosciuto a famoso, ma non credete che questo possa influire sul suo gioco. L'umiltà e il lavoro duro ti fanno vincere le partite, non la fama.

                                                                                                                Gioele De Luca

                                                                                                               

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