" Basketball never stops "
Questo blog è il luogo perfetto per i veri appassionati di basket. Se, come me, amate questo sport, soffermatevi e ditemi cosa ne pensate, ve ne sarò molto grato.

martedì 1 luglio 2014

Noi ragazzi da campetto

E' una generazione di amorfi e tecnologici robot quella che sta crescendo alle nostre spalle, una generazione di ragazzini convinti di essere maturi.
Perché a loro non basta più un pallone in un campo per divertirsi, una bicicletta mezza distrutta o spazi immensi per correre.
Io per fortuna faccio parte della generazione del campetto. Asfalto perennemente bollente, retine dei canestri distrutte e muri scrostati, ma l'importante è giocare.
Classico ritrovo, maglietta e pantaloncini di due taglie più grandi, scarpe lucidissime e tanta voglia di vincere. Sì perché quel campetto è la nostra rampa di lancio, è il nostro " Madison Square Garden ". Vogliamo apparire, vogliamo dimostrare chi è il più forte ogni maledetto fine settimana.
Non ci sono regole, è un basket grezzo accompagnato dai classici falli e classiche infrazioni varie, ma questo non è un problema.
Schiacciate, bombe da tre punti, stoppate, tutto appare più bello in quel campetto. L'adrenalina che sale quando sei in contropiede da solo, la paura di cadere e sbucciarti completamente la gamba, l'intensità in difesa, non si molla niente.
Il campetto è il nostro santuario, il nostro luogo di ritrovo, il posto in cui puoi sfogarti sportivamente, sei libero.
Finta, controfinta, stepback e "sdeng": senza retine il rumore del canestro è uguale sia che tu segni, sia che tu sbagli.
Il sudore che cade, i soprannomi che ti dai in base alla partita, una volta sei Jordan, una volta Magic, una volta Shaq, i rituali pre-gara stile NBA, i festeggiamenti dopo una giocata spettacolare.
Perché il campetto per un giocatore è come una tela bianca per un pittore, una pista per un automobilista, è ispirazione, è gioia, è amore.
Mi spiace per la maggior parte dei ragazzini di oggi che non prende nemmeno in considerazione il fatto di provare una cosa così affascinante, perché una volta innamorato non ne esci più.



                                                                                                                 Gioele De Luca

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